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francesco basile
Francesco Basile nasce a Ragusa l’8 agosto del 1980. Dopo una breve parentesi universitaria nella facoltà di economia e commercio a Catania, si trasferisce a Roma per studiare teatro presso l’Accademia P. Scharoff. Nel 2009 esce la sua prima raccolta di sessantacinque poesie dal titolo "Anima" ... (continua)
La sua poesia preferita:
Nei tuoi versi di notte
Son le parole di lei che ti restan vicine,
quando scende la sera e tutto si ferma,
quando su dei fogli, piano piano ... riaccendi la vita.
Note pazze d'amore di quel violino gitano,
che ti muove la mano senza porti un freno
e tu non pretendi... leggi...
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Così piano si muove quell’altalena
al canto di tua madre al calar della sera
che ogni giorno viene per starti vicino
ed un fiore ti porta con devozione.
Nessuno ti nota soltanto lei,
con la mano sul petto trattiene il dolore,
non esiste tempo leggi
Ed ora vienimi a prendere,
là dove ti lasciai andare
e portami la luce, i colori
o dieci minuti d’estate.
Non so più aspettare,
orfano di quell’altra leggi
Luna e sole che guidate i suoi passi,
giorno e notte vi accavallate nel seguirla,
che triste follia per me averla accanto,
eppur così lontana da ogni mio desiderio.
Il fuoco, nemico della mia gioia,
si diverte a bruciare senza leggi
Ci siamo persi nel mondo un po' per volta,
come ignari viaggiatori di questo misero tempo,
guardavamo a noi come in una vecchia foto,
mentre il presente lentamente ci sfuggiva di mano.
Ci siamo divisi, ma non è stato mai per leggi
Ti vengo a cercare adesso nella quiete del giorno,
perché vorrei dirti tanto, ma non ne sono capace,
nascosta come sei, tu così piccola per poterti trovare.
Sono qui e me ne vergogno perché ho paura,
che tu un giorno possa ridere leggi
Una piccola casa sul mondo è tutto quello che ho,
nei miei viaggi ne porto dietro solo il ricordo.
Tesoro mio,
quante madri ho visto partorire figli senza ragione,
poveri e tristi padri affannarsi per un po' di grano,
che strani affreschi leggi
Ho mosso il dito
percorrendo gli sconfinati spazi della tua pelle,
dietro ogni morbida linea mi sono avventurato
cercando il piacere,
celato, dentro di te, come un piccolo riccio di mare.
A stento nel poco chiarore della stanza
gli occhi mi leggi
Se potessi raccogliere i tuoi seni
ogni volta come frutti dagli alberi,
ed il tuo corpo usare come pane per nutrirmi,
che gioia infinita nel sedermi alla tua ricca mensa!
Gli occhi tuoi dolci e neri avrebbero il sapore delle prugne,
mentre i tuoi leggi
Chiusi gli occhi in silenzio,
ed ascoltai ciò che restava di me.
Fu un attimo e mi accorsi,
che non c’era nulla oltre l’amore,
da poter amare.
Mi tuffai nel cielo e mi persi,
libero dal mondo
e poco a poco mi decisi a vivere.
Eri dov'eri,
dove sei sempre stata,
distesa tra la notte e l'alba per sempre.
Eri dentro di me ...
oltre la mente e la carne,
qualche passo appena ... dopo leggi
Son le parole di lei che ti restan vicine,
quando scende la sera e tutto si ferma,
quando su dei fogli, piano piano ... riaccendi la vita.
Note pazze d'amore di quel violino gitano,
che ti muove la mano senza porti un freno
e tu non pretendi leggi